Tratto dal saggio L'illusione della libertà, bestseller di Amazon nella categoria sociologia. Disponibile anche in download gratuito al seguente indirizzo.
Ci sono due punti fissi che accomunano tutti gli esseri viventi: il primo è la nascita, che si colloca nelle prime fasi dell'esistenza, ed il secondo è la morte, posta a conclusione della parabola della vita.
Possiamo affermare di essere polvere di stelle che ha acquisito la consapevolezza della propria esistenza per mezzo di un'azione sintropica, anche se questa stupefacente capacità durerà solamente per un lasso di tempo limitato, ovvero fin quando la ribellione al disordine che consente la vita cesserà a causa dei colpi letali sferrati dal secondo principio della termodinamica.
Con la morte perderemo la consapevolezza della nostra esistenza tornando ed essere polvere di stelle, ma l'informazione della nostra esistenza continuerà a propagarsi, e il nostro ricordo vivrà, perlomeno fin quando altri esseri umani avranno memoria delle nostre gesta o del nostro pensiero.
Quando gli artisti creano opere d'arte, i pensatori scrivono libri ed i matematici dimostrano teoremi, è come se ambissero all'immortalità per mezzo del ricordo degli esseri umani che avranno modo di vivere sulla Terra.
Il concetto di morte non è soltanto una spinta creativa esercitata in virtù della conquista di un surrogato dell'immortalità terrena, ma è anche dolore e sofferenza per chi sopravvive alla perdita dei propri cari.
In ogni società si sono sviluppate forme di culto relative alle persone che non ci sono più.
Noi occidentali le immaginiamo ancora vive, in un certo senso, in una sorta di paradiso metafisico ed illusorio.
I sentimenti di affetto e amore che contraddistinguono gli esseri umani, uniti alla paura di sparire nel nulla, contribuiscono alla manifestazione di questo fenomeno sociale.
Siamo abituati fin da piccoli a partecipare ai riti funebri organizzati dagli stregoni della Chiesa Cattolica e dedichiamo un giorno all'anno, il 2 novembre, alla commemorazione dei defunti.
Eppure ci ricordiamo veramente del valore del tempo della vita solo quando esso svanisce; riconosciamo l'importanza del rispetto della morte, ma tendiamo ad ignorare il rispetto della vita.
Eppure ci ricordiamo veramente del valore del tempo della vita solo quando esso svanisce; riconosciamo l'importanza del rispetto della morte, ma tendiamo ad ignorare il rispetto della vita.