Tratto dal saggio Il Sapere degli Antichi Greci, disponibile in formato cartaceo e digitale al seguente indirizzo, anche in download gratuito.
Non è soltanto la religione ad avere i suoi martiri, ma anche la filosofia. Socrate, infatti, può essere considerato il primo martire del libero pensiero.
E non stiamo parlando di un perfetto sconosciuto, bensì di uno tra i più noti esponenti della tradizione filosofica occidentale.
Per comprendere quali furono gli insegnamenti di questo grande filosofo, e perché fu condannato a morte, cercheremo di ripercorrere brevemente la sua vita fino al momento in cui la cicuta affidò alla storia la grandezza del suo pensiero.
Socrate (-470; -399) nacque e visse ad Atene dalla quale si allontanò solo in tre occasioni per compiere il suo dovere di soldato.
Durante le campagne militari si contraddistinse per coraggio e resistenza fisica; si dice che marciasse senza scarpe né mantello anche in pieno inverno.
In verità, era noto anche per il suo aspetto fisico. Chi lo conosceva concordava sul fatto che fosse bruttissimo: aveva un naso corto e tozzo ed una grande pancia. Era più brutto di tutti i Sileni dei drammi satirici.