Mentre passeggiava gli si
avvicinò uno stregone con tanto di tunica, cappello e bastone magico proprio quelli utilizzati durante le funzioni religiose della
domenica mattina dagli stregoni della setta dei Cristiani.
Scrutandolo, l'ateo gli disse:
«buon giorno stregone,
qual è la divinità della sua setta?»
Si trattava d'un vescovo, che per nulla intimorito dalla provocazione gli rispose:
Si trattava d'un vescovo, che per nulla intimorito dalla provocazione gli rispose:
«L'unico vero Dio. Esiste un essere
invisibile, che vive nel Regno dei Cieli, padre onnipotente, creatore
del cielo e della terra...»
L'ateo lo lasciò palare,
poi chiese:
«come fai ad esserne così
sicuro? E' evidente che non hai argomenti oggettivi a supporto,
altrimenti seguirebbero tutti la tua religione, invece ne esistono a
migliaia...».
Lo stregone replicò:
«Dio si è rivelato
all'umanità, incarnandosi nel seno della vergine Maria, si è fatto uomo...»
L'ateo pensò e rispose:
«quindi dovrei credere a
chiunque affermi l'esistenza di un'entità immaginaria?»
Il vescovo replicò:
«sta scritto nella Sacra
Bibbia che...»
l'ateo lo interruppe:
«chiedo scusa, ovvero qualsiasi cosa scritta all'interno di un libro ritenuto sacro è vera?»
l'ateo lo interruppe:
«chiedo scusa, ovvero qualsiasi cosa scritta all'interno di un libro ritenuto sacro è vera?»
Lo stregone agitando il
bastone magico, altresì noto con il termine di pastorale, rispose:
«non tutti i libri sono
come la Bibbia. Il testo sacro contiene la Verità perché
divinamente ispirato».
L'ateo era alquanto divertito, rincarò la dose:
L'ateo era alquanto divertito, rincarò la dose:
«davvero? Può
provarlo?»
Lo stregone, a corto di argomentazioni, rimandò al mittente la domanda:
«E tu, puoi forse dimostrare il contrario?»
Lo stregone, a corto di argomentazioni, rimandò al mittente la domanda:
«E tu, puoi forse dimostrare il contrario?»
Il miscredente rispose
argomentando logicamente:
«non possiamo neanche
dimostrare che non esistono dei mostri nei bagni che spariscono
innanzi alla nostra presenza. Lei crede forse che i bagni delle
abitazioni siano infestati da mostri che non possiamo vedere?»
Il vescovo disse:
«ma cosa sta dicendo!»
l'ateo riprese:
«non è forse l'onere
della prova a carico di chi afferma l'esistenza? O forse Dio, così
come qualsiasi altra divinità o qual si voglia entità immaginaria, esiste a priori? Lei pensa forse che Spiderman o l'Invisibile
Unicorno Rosa esistano fino a prova contraria? Eppure non possiamo
dimostrare la loro inesistenza, mentre possiamo affermare la loro
esistenza, proprio come ha fatto lei con il suo Dio!»
Lo stregone tentò di argomentare:
Lo stregone tentò di argomentare:
«Dio è amore, bontà,
bellezza è nei nostri cuori, non lo puoi dimostrare con la ragione ma se lo cerchi
sinceramente con il cuore lo troverai, così come io l'ho trovato. Per conoscere il mistero di Dio devi avere fede.»
L'ateo riprese:
«che validità ha quello
che afferma? Allo stesso modo potrei ripetere la sua argomentazione
per l'Invisibile Unicorno Rosa, ma che senso avrebbe? Le sue
affermazioni non hanno alcun valore oggettivo; al di fuori della sua
personalissima illusione non c'è nulla nel mondo reale che possa
avvalorare la sua tesi».
Lo stregone indicò le
numerose persone che si erano fermate ad ascoltare l'animata
conversazione:
«si guardi intorno,
probabilmente in questa piazza lei è l'unico che non crede in Dio.
Neanche questa è una prova?»
L'ateo annuì:
L'ateo annuì:
«esattamente, la realtà
se ne infischia di quello in cui crediamo, indipendentemente da
quanti siano disposti a credere in una determinata cosa. L'esistenza nel mondo reale,
in particolare, ha bisogno di empirismo e non di fede, altrimenti si tratta semplicemente "fuffa" metafisica, esattamente come per qualsiasi entità
astratta frutto della nostra immaginazione. In passato grazie alle
presunte rivelazione del vostro Dio, le persone credevano che le
donne avessero una costola in meno rispetto agli uomini, che la terra
fosse piatta e che fosse posizionata al centro dell'universo. Alcuni sono stati arsi al rogo in nome di Dio, perché sostenevano il
contrario. Mi dica: avevano forse ragione?».
Lo stregone non replicò.
L'ateo riprese fiato, e continuò:
«mi faccia capire, lei difende una religione costruita su assunti arbitrari, che ci parlano di un essere immaginario, giustificando il tutto con l'interpretazione di alcuni versetti di un libro che afferma esser sacro in quanto divinamente ispirato da un essere onnipotente, del quale però non riusciamo a provare l'esistenza. Un testo che è, stranamente, colmo di sciocchezze puntualmente smentite dalla Scienza... Con che coraggio pretende che le persone le credano? Allora allo stesso modo dovrebbero credere anche a tutte le altre religioni, o forse no? Anche le altre hanno divinità e testi sacri. Perché il suo dio immaginario è superiore rispetto a quello degli altri?»
«mi faccia capire, lei difende una religione costruita su assunti arbitrari, che ci parlano di un essere immaginario, giustificando il tutto con l'interpretazione di alcuni versetti di un libro che afferma esser sacro in quanto divinamente ispirato da un essere onnipotente, del quale però non riusciamo a provare l'esistenza. Un testo che è, stranamente, colmo di sciocchezze puntualmente smentite dalla Scienza... Con che coraggio pretende che le persone le credano? Allora allo stesso modo dovrebbero credere anche a tutte le altre religioni, o forse no? Anche le altre hanno divinità e testi sacri. Perché il suo dio immaginario è superiore rispetto a quello degli altri?»
Lo stregone ritrovò il
coraggio e riprese la difesa:
« le altre religioni sono
in errore, perché l'Altissimo si è manifestato. Io stesso posso
sentire e testimoniare la sua presenza per mezzo della mia vocazione».
Immediatamente l'ateo
replicò:
«di nuovo le sue
affermazioni non hanno alcuna validità, si tratta di valutazioni
soggettive. Del resto, anche gli altri affermano di "sentire" le
proprie divinità, eppure lei afferma l'esistenza esclusivamente del
suo Dio. Perché non sente anche quello degli altri?».
Il vescovo pensando di
rispondere per le rime disse:
« il motivo dell'equivoco
è semplice, le religioni sono tutte espressioni dello stesso Dio».
L'ateo immaginava una
simile risposta.
« Ne è proprio sicuro?
Quindi come la mettiamo con i politeisti? E con le numerose divinità
in netta contraddizione con il suo Dio? La divinità Azteca che
chiedeva sacrifici umani per far sorgere il sole, è forse
compatibile con il Dio dei cristiani? Ed ancora, non sta forse
scritto nelle sacre scritture “non avrai altro Dio all'infuori di
me”? Sta cadendo in basso mio caro stregone. O forse, pur di celare alla sua
mente la verità, è disposto a rinnegare la volontà del suo Dio?
Ore le faccio una domanda... perché crede proprio nel suo Dio?»
Lo stregone indispettito
rispose a gran voce:
«glie l'ho già detto, ho
sentito la sua chiamata»
L'ateo replicò
altrettanto seccamente:
«mi risulta difficile
pensare che possa aver sentito la chiamata di un essere immaginario,
semmai lei ha sentito un'elaborazione della sua esperienza di vita,
partorita dal suo subconscio. Lei crede in Dio perché è stato
contaminato dalla cultura cristiana. Se fosse nato in Egitto nel 2000
a.c. avrebbe adorato Amon-Ra, così come chi oggi nasce in India
diviene induista...»
Lo stregone non replicò.
«Quel che è peggio
signor stregone è che sulla base d'una menzogna, quella
dell'esistenza di un'entità immaginaria, lei, con il suo operato, legittima un'istituzione che ha un potere smisurato, e che
interferisce pesantemente con la società, condizionando l'esistenza di miliardi di
persone. Lei non può essere certo di quello che afferma, quindi le
domando: che certezze possiamo avere basando una teologia
sull'incertezza? Perché continuate a celare che le presunte verità
di Dio sono verità umane?»
Il vescovo era stato messo
alle corde e non poteva far altro che ricorrere ad un tipico mezzo di
controllo esercitato sulla massa dal potere: la paura.
«Questa è pura
blasfemia, fai attenzione o brucerai all'inferno!»
L'ateo rise ancora una volta e gli rispose:
L'ateo rise ancora una volta e gli rispose:
«non ho paura di perire
in immaginifici luoghi metafisici, siete voi che dovreste avere
paura. Le dico una cosa, è tipico di ogni religione affermare che
tutte le altre siano in errore. Io penso che abbiano ragione, in
quanto tutte le religioni sono false, inclusa la sua. Il vostro
potere è condannato a perire, perché in un futuro non troppo
lontano la logica e la razionalità riusciranno definitivamente a
spegnere le pericolose fiamme partorite dalla vostra fervida
immaginazione».
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