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giovedì 29 dicembre 2016

I miracoli tragicomici compiuti da Dio e da Gesù


Tratto dalla raccolta di saggi semiseri intitolata Anche il Papa è ateo!, disponibile in formato cartaceo e digitale, anche in download gratuito!

Come più volte ricordato nei rituali cattolici, Dio è un “padre onnipotente”: Dio è colui al quale «nulla è impossibile»[1]. 

Di primo acchito, l'onnipotenza sembrerebbe la capacità di far tutto, senza alcun limite.

Questa semplice definizione, però, risulta altrettanto semplicemente problematica, tant'è che nessun teologo si batte più per sostenerla già da molto tempo. 

Analizzando la proposizione: “può Dio creare un masso con la proprietà intrinseca di non poter esser spostato?”, ci si accorge subito che se la risposta è “sì”, allora Dio non può spostare quel masso, mentre se la risposta è “no”, allora non è in grado di creare un oggetto con un simile attributo: di fatto, in entrambi i casi, Dio non sarebbe onnipotente.

Già Tommaso d'Aquino, nella sua Summa Theologiae, correva ai ripari da questi paradossi logici sostenendo che: «nulla che implichi contraddizioni rientri all'interno del potere di Dio»[2]. 

Volendo concedere una seconda chance alla divinità, si potrebbe comunque ritenere, seguendo l'indicazione dell'acuto d'Aquino, che i super poteri di Dio siano comunque molto elevati, ridefinendo coerentemente una sorta di onnipotenza ridimensionata. E così sia! 

Che se ne fa quindi un super eroe dei suoi super poteri? «Che domande! Li utilizzerà nel migliore dei modi», direte. Sì, avete ragione. Potrebbe diventare un super cattivo che tenta di conquistare il mondo, ma questo super eroe, stando all'opinione dei cattolici, è infinitamente buono. 

E allora? Succede che ogni tanto accadono degli eventi fisicamente inspiegabili, unicamente attribuibili ai super poteri dell'onnipotente, o almeno così ritengono i credenti: i miracoli. 

Spesso, però, questi presunti fenomeni sovrannaturali assumono dei tratti tragicomici, come nel caso dell'attentato compiuto nei confronti di Papa Giovanni Paolo II, a seguito del quale quest'ultimo si convinse che fu proprio la "mano invisibile" della Madonna a deviare il colpo di pistola, salvandogli così la vita. 

Tant'è, che il Papa di allora volle addirittura che il proiettile venisse incastonato nella corona della statua della Vergine di Fatima. Il tutto non prima di aver subito una lunga e delicata operazione chirurgica durata quasi sei ore, ovviamente!

L'intervento della Vergine, infatti, non aveva impedito al primo dei colpi esplosi dalla pistola Browning calibro 9 dell'attentatore di raggiungere sia l'addome del Papa che il torace della pellegrina americana Ann Odre (alla quale verrà asportata la milza). 

Il secondo proiettile, invece, ferì la turista statunitense Rose Hall ad un braccio, subito dopo aver fratturato l'indice della mano sinistra del Pontefice che, tra le altre cose, subì la perdita di tre litri di sangue, un secondo ricovero per l'insorgenza di una grave infezione e un ulteriore intervento a distanza di quasi tre mesi dal giorno dell'attentato[3]. 

Alla faccia del miracolo!

Ma scusate: la Madonna non avrebbe potuto semplicemente fermare del tutto le pallottole, o perlomeno deviarle in modo tale che non colpissero nessuno? 

E su che base il Papa afferma che sia stata proprio la Madonna di Fatina a salvarlo, invece di quella di Lourdes, piuttosto che quella di Medjugorje?

Ma la Madonna non era una soltanto? E perché non potrebbe essere stato Zeus, o il Mostro degli spaghetti volante? 

Ovvio: l'attentato è avvenuto nel giorno della ricorrenza della prima Apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima (13 maggio 1917). 

In quel giorno, ma nel 1909, partì da piazzale Loreto a Milano il primo Giro d'Italia, 8 tappe per 2.448 km, che fu vinto da Luigi Ganna; qualche anno prima, invece, precisamente nel 1888, il Brasile abolì la schiavitù; 80 anni più tardi, a Parigi, una manifestazione della Sinistra radunò 800.000 persone, segnando l'inizio del Maggio francese... 

«Ma cosa va dicendo? Questi eventi non c'entrano assolutamente nulla con l'attentato!». Appunto, esattamente come le altre ricorrenze. 

In tutta sincerità, cosa vi aspettereste da un essere infinitamente buono e onnipotente? «La pace nel mondo?». No, troppo. «Allora la fine della sofferenza per tutti gli esseri viventi?» No, non ci siamo. «L'abbondanza?». Ancora no. «La felicità per tutti? Le cure per le malattie?». Nulla di tutto ciò. 

Il super eroe dei cattolici fa lacrimare le statue che raffigurano la Madonna; fa liquefare una volta all'anno il (presunto) sangue di San Gennaro, gelosamente conservato in un'ampolla (non starete mica pensando di volerlo esaminare?) e, qualche volta, consente alla madre di se stesso d'inviare dall'aldilà dei messaggi un po' confusi a sedicenti veggenti sparsi in giro per il mondo. 

Attenzione: le apparizioni avvengono sempre a patto di essere già stati in qualche modo influenzati dalla dottrina della divinità che si manifesta. Ma che strano! 

Alcuni di voi si saranno accorti che nelle umide e fredde nottate invernali le finestre di alluminio piangono lacrime disperate. Succede spesso, si chiama condensa. 

Nessuno agitando un barattolo di ketchup griderebbe al miracolo, scoprendo che anche questa “misteriosa” sostanza si liquefà quando subisce una sufficiente sollecitazione meccanica: si chiamano sostanze “tissotropiche”[4]. 

Ma in verità, in verità vi dico, che anche Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, anch'esso dotato di super poteri (o almeno così si vocifera), non era del tutto estraneo dal compiere degli insoliti miracoli... 

Come quella volta che, con i discepoli, uscì da Betània e improvvisamente, affamato, scorse una pianta di fico in lontananza:  

E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. Ed egli disse: «Niuno colga da te più frutti in perpetuo!». E i discepoli l’udirono. “...” La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato!»[5]. 

Ovvio! Sei quasi-onnipotente, hai fame e invece di far fruttare magicamente l'albero fuori stagione... lo fai seccare? Strabiliante!

Il Messia, però, non era nuovo a simili abusi di super-poteri. Un giorno, ad esempio, trasferì dei demoni dal corpo di due indemoniati ad un branco di porci:

«Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?». A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; «Se ci scacci, mandaci in quella mandria». Ed egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti[6].

A seguito di questo gesto, gli abitanti “supplicarono” Gesù di abbandonare la città e si può dire che gli sia andata di lusso, visto il danno procurato!

Di recente, invece, si è verificato un “miracolo” dotato di un qualche senso logico: il diluvio abbattutosi al santuario di Lourdes[7]. 

Questa volta Dio sembrerebbe aver preso di mira la grotta di Bernadette: completamente allagata, con tanto di pellegrini evacuati, devastazioni e danni per milioni di euro. 

A quanto pare l'Altissimo non gradisce il tempio dedicato alla Vergine.

L'evento dovrebbe far allarmare gli adepti: le loro preghiere sono state vane ed hanno soltanto irritato l'Onnipotente, scatenando così la sua nota ira vendicativa. 

Mirco Mariucci


Note:

[1] N.T. Luca 1; 37

[2] Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae.

[3] Wojtyla segreto, Chiarelettere editore, Milano, 2011

[4] La tissotropia o tixotropia è la proprietà di alcuni fluidi pseudo-plastici di variare la loro aeriformità quando sottoposti a sollecitazioni di taglio oppure, nel caso di lunghi periodi di quiete, quando sottoposti a movimenti peristaltici. In queste condizioni il fluido può passare dallo stato di grasso pastoso quasi solido a quello di liquido o, più in generale, da quello di gel a quello di liquido (Miracolo!).

[5] N.T. Marco 11; 12-14, 20-21

[6] Matteo 8,28-34

[7] "Alluvioni in Francia, allagato il santuario di Lourdes: la riapertura è in forse", Il Sole 24 ORE, 21 giugno 2013.

3 commenti:

  1. Tempo fa ho parlato con una signora molto anziana che mi ha raccontato del tempo di guerra: "Abitavo in un piccolo paesino, quando c'erano i bombardamenti andavamo tutti nell'unico rifugio e pregavamo insieme.
    Ci siamo sempre salvati."
    Io le ho chiesto: "E quelli che sono morti o sono rimasti feriti? Gli stavano antipatici?"
    Che me ne faccio di un'entità soprannaturale che aiuta chi gli piace e quando ne ha voglia?
    Quello lo sappiamo fare anche noi.

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    1. Mi viene in mente quel graffito riportato su di un muro all'interno di un campo di concentramento che recita:«se Dio esiste, dovrà chiedermi perdono».

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  2. Dio soffre con noi, come potrebbe chiedere perdono per un crimine che non ha commesso

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