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Rappresentazione artistica della concezione dell'archè secondo la filosofia di Anassimene. |
Tratto dal saggio Il Sapere degli Antichi Greci, disponibile in formato cartaceo e digitale al seguente indirizzo, anche in download gratuito.
Anassimene di Mileto (-586; -528), più giovane di Anassimandro e quasi certamente suo discepolo, è il terzo in ordine cronologico di quel gruppo di filosofi naturalisti che, a partire da Talete, incentrarono i loro studi attorno alla ricerca dell'archè, cioè il principio unico di tutte le cose, da cui tutto proviene, dal quale dipendere il funzionamento dell'universo e a cui tutto tornerà.
È noto che scrisse alcune opere, ma di esse ci giunge un solo frammento, che è il seguente:
«Come l'anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l'aria circondano il mondo intero.»
Pretendere di ricostruire la sua filosofia basandoci su queste due righe è chiaramente impossibile, ma per fortuna si può ricorrere a testimonianze successive ed indirette del suo pensiero, tra le quali l'opera di Ippolito Confutazioni delle eresie.
Anassimene realizza una sorta di sintesi tra le concezioni filosofiche dei suoi predecessori.